Ai rapporti irripetibili - Festa della mamma
- 27 aprile 2023

Non è sempre un idillio il rapporto con la propria madre.
Anzi tante volte i ricordi che affiorano hanno il sapore delle incomprensioni. Non è nemmeno detto che sia l’amore più caratterizzante delle nostre vite, o che una madre sarà per forza un modello di comportamento, un simbolo morbido di cura e protezione.
La vita forgia i rapporti rendendoli unici, difficilmente catalogabili in figure retoriche sempre uguali.


Però c’è una cosa che definisce sempre il rapporto tra madre e figli, il suo essere diverso da tutti gli altri rapporti che abbiamo nella vita.

Per la posizione stessa che ha una madre nella vita di ogni figlio, quel rapporto è irripetibile, impossibile da comparare come si fa con i nuovi amori.
Difficilissimo da dimenticare anche quando ci farebbe comodo lasciare andare il passato verso un lontano emotivo.

Ognuno di noi ha parlato una lingua speciale con la propria madre, fatta di parole che non avremmo detto a nessun altro, di risposte che abbiamo ascoltato credendoci come fossero verità assolute o respingendole come sconosciute, carezze verbali e duri rimproveri.

Il giorno della Festa della Mamma ha tanti intenti, quello tenero che celebra il legame o quello più scomodo ma altrettanto vero che vuole perdonare.
Comprendere una madre succede quasi sempre quando la vita ci mette in una posizione nuova aprendoci gli occhi a punti di vista sorprendenti, che rivalutano i ricordi smussando angoli e accendendo luci su ombre che prima sembravano incomprensibili.

Roberto Coin sceglie di fare onore a chi la madre prova a farla con tutte le sue forze, tra errori e successi, perché un essere umano che diventa madre prende tra le mani un testimone che non lascerà mai più.
A tutte le madri, quindi, buona festa.